La levata eliaca di Sirio

Stella di ferragosto

I corpi celesti più luminosi come sappiamo sono gli astri “erranti”, ovvero i due luminari (Sole e Luna) e i cinque pianeti della tradizione. Tra gli “inerranti” invece, cioè le stelle fisse, è Sirio il più brillante con la sua magnitudine di -1.47. La “fissità” delle stelle fisse consiste anche in questo: esse sono lo sfondo invariabile, o la scena, davanti al quale gli altri astri compiono i loro moti e le loro figure, e poiché il corpo celeste più importante per noi è il Sole, in quanto determina il ciclo stagionale annuale, possiamo essere sicuri che ogni anno, in precise giornate, precise stelle fisse si troveranno in altrettanto precise posizioni rispetto al nostro orizzonte e al Sole. Avendo già trattato questi argomenti in diverse occasioni non mi dilungherò su questi aspetti, né sulle caratteristiche astrologiche e mitologiche di Sirio: per tutto ciò vi rimando ai miei precedenti articoli, troverete il link in fondo all’articolo.

Qui mi concentrerò invece soprattutto sulla fase più importante della nostra stella, l’astro brillante nella bocca del cane (la costellazione del Cane maggiore), per gli Egizi una manifestazione di Iside.

Alle latitudini italiane Sirio ritorna visibile durante la seconda decade del mese di agosto, dopo essere rimasta celata per circa tre mesi: è infatti la stella della “canicola”, la stella di ferragosto. Non è però sempre stato così: man mano che di secolo in secolo andiamo indietro nel tempo il momento della levata eliaca di Sirio tende ad anticipare pian piano, effetto legato al fenomeno della precessione degli equinozi – ad esempio in Egitto, verso la metà del III millennio a.C. esso sorgeva nei giorni del solstizio estivo.

I presagi della levata eliaca di Sirio

Dai testi antichi sappiamo che il riapparire di Sirio/Sothis era un fenomeno di centrale importanza soprattutto per gli antichi Egizi: il sorgere della stella annunciava infatti le piene del fiume Nilo, benedizione della dea Iside al suo popolo. In questo momento aveva inizio il nuovo Anno Sothiaco, un calendario speciale che (a differenza di quello civile fatto di 360 giorni più 5 aggiuntivi, che per la sua approssimazione anticipava di un giorno ogni quattro anni rispetto al ciclo stagionale) permetteva di mantenere il collegamento con il ciclo solare annuale.

Per questi motivi i sacerdoti/esorcisti egiziani osservavano attentamente la stella nei giorni del suo primo levarsi, e dal suo aspetto, nonché da altri concomitanti fenomeni atmosferici e non, traevano presagi sulla stagione a venire.

Di questa pratica abbiamo una celebre testimonianza nell’opera astrologica di Efestione di Tebe, in particolare nel libro I al capitolo 23. Questo autore scrisse verso il principio del V secolo della nostra era, tuttavia si ritiene che attingesse a materiale proveniente dal periodo ellenistico più antico. Per quanto riguarda il capitolo in questione, la fonte è verosimilmente la misteriosa opera perduta attribuita ai celebri personaggi del re Nechepso e del sacerdote Petosiride, padri dell’astrologia ermetica coltivata in Egitto.

Ecco qui di seguito una traduzione quasi integrale del capitolo citato – ho trascurato alcuni paragafi in cui viene raccomandato di osservare anche le configurazioni celesti concomitanti le eclissi e i passaggi del Sole nei punti dei solstizi ed equinozi. Mi sono basato su due versioni in inglese dell’opera di Efestione: la traduzione integrale del 1994 di Robert Schmidt e quella più recente e parziale di Levente László. Questa versione in Italiano non ha pretese letterarie o filologiche, tuttavia credo restituisca adeguatamente il senso del testo.

Riguardo le indicazioni dell’apparizione della Stella del Cane e delle stelle che la accompagnano

Anche i saggi egizi nati in un passato lontano osservarono le apparizioni di Sothis, il 25 del mese di Epiphi, e ne spiegarono i risultati. Di questi, che sono numerosi, ne citerò alcuni evidenti.

Quando Sirio sorge dorata, ciò è benefico per tutti, poiché annuncia fertilità e le cose migliori della terra. Indica che le inondazioni e i ritiri delle acque avverranno a tempo debito e come previsto, e similmente che ci sarà la semina e tutto il resto. Ma quando la stella sorge scura, tutto sarà il contrario: ci saranno scarsità di prole e aborti.

Quando la stella sorge grande e luminosa con il vento del nord che soffia, annuncia il regolare innalzarsi delle acque e che tutto il resto sarà redditizio, che la semina sarà adeguata e ci sarà abbondanza, e che il re del paese sarà vittorioso sui suoi rivali.  Ma quando sorge piccola e cupa con il vento del nord che soffia, significa che gli stranieri invaderanno il paese e lo devasteranno gravemente e che l’inondazione del Nilo sarà ridotta.

E se sorge grande e luminosa con un vento che soffia da ovest e sud-ovest annuncia che ci saranno isolamento e morte, oltre a inondazioni moderate e carestie. E se sorge grande e luminosa con un vento che soffia da nord-est, significa che il re del paese abdicherà al trono e si ritirerà nell’oscurità, e che ci sarà la guerra. Ma se sorge piccola con un vento da nord-est, significa che l’inondazione sarà normale e che le regioni degli Etiopi saranno conquistate con la forza. E se sorge nera, provoca pestilenza, se verdastra, malattia; se infuocata, guerra e massacro.

È necessario anche studiare la Luna e le cinque stelle [erranti]: quali aspetti, che tipo di moto e colore hanno in relazione alla stella che sorge. Infatti, il colore indica il carattere fondamentale, mentre gli aspetti e il tipo di movimento o stazionarietà rendono gli effetti più potenti o deboli.

[…]

Inoltre, quando i cinque pianeti sorgono al mattino e quando sono additivi [crescenti in latitudine?] nella stagione del sorgere di Sirio, o anche solo alcuni di essi (in particolare Afrodite ed Ermes), renderanno le piene del Nilo abbondanti, grandi e tempestive. E ciascuno dei tre, Kronos, Zeus e Ares, quando sono in condizioni mattutine è stato anche osservato che provocano le piene; e che quando sono in condizioni serali e di tramonto, l’opposto.

Gli effetti che i 5 pianeti producono nelle dodicesime parti, in accordo con il sorgere della stella, sono questi: Kronos […] in Pesci, significa che ci saranno molti morti e che un parente del re perirà; in Ariete, è causa di grande afflizione nel mondo, di una moltitudine di discendenti e della distruzione degli uomini; […] Zeus in Gemelli nella stagione del sorgere di Sirio indica che l’aumento sarà tempestivo, ma sarà debole; […] in Cancro che il re non è fedele ai suoi amici e che ci sarà crescita e un buon raccolto di grano; […]. Se la stella di Ares dovesse trovarsi […] nella Vergine, le cose in Siria e in Egitto andranno bene; in Bilancia, significa una crescita moderata e un buon raccolto di cereali secchi, e morte per coloro che concepiscono; […] Quando la stella di Afrodite si trova […] nei Gemelli nella stagione del sorgere della stella, significa che l’aumento sarà sufficiente e ci sarà abbondanza di legumi; nel Cancro, significa cose positive in Egitto e l’ascesa e la distruzione di leader; […] Quando la stella di Hermes è in Cancro, rivela sacrilegi e peccati; in Leone, raccolto abbondante e molto grano; […]. Da quanto detto, occorre effettuare le commistioni degli effetti ogni volta che essi (o alcuni di essi) si trovano nello stesso segno nella stagione del sorgere della stella.

In quest’ultimo paragrafo mi sono limitato a riportare i presagi relativi alle posizioni dei cinque pianeti nei segni in cui si trovano quest’anno nel momento della levata eliaca di Sirio: i segni sono due perché se all’epoca a cui risale il testo lo zodiaco siderale e quello tropicale sostanzialmente coincidevano, oggi non è più così: lo zodiaco tropico in uso nell’astrologia occidentale moderna, essendo vincolato alle stagioni astronomiche, è slittato indietro di 24° circa rispetto alle costellazioni – alle quali l’antico zodiaco siderale babilonese ed indiano rimane più fedele. Perciò nel testo qui sopra potete leggere le indicazioni relative sia alla collocazione dei pianeti nel segno siderale che in quello tropico.

Particolarità della levata eliaca di Sirio 2025

Come sanno gli studiosi e gli appassionati di astrologia pochi giorni fa, il 12 agosto, si è perfezionata la congiunzione dei due astri “benefici” della tradizione, Venere e Giove, e ciò è avvenuto nel XV° del segno tropico del Cancro. A nessuno sarà sfuggita la coincidenza temporale quasi perfetta di questa conciliante configurazione con l’annuncio dell’incontro di ferragosto tra i due leader degli USA e della Russia che, indipendentemente dagli esiti immediati che avrà, è pur sempre un segnale di cambiamento e di distensione, almeno temporanea.

In corrispondenza di questo stesso grado zodiacale (XV° Cancro) si proietta oggi sull’eclittica proprio la stella Sirio, e nel momento della sua levata, Giove sarà ancora pressoché nel medesimo punto. Tutto ciò sembra un presagio positivo: astrologicamente Sirio è una stella dai caratteri estremi e potenzialmente problematici, secondo la tradizione avrebbe una natura affine al pianeta Marte (Anonimo del 379) o alla coppia Giove-Marte (Tolomeo) e perciò la presenza di Giove potrebbe favorire gli aspetti più legati alla grandezza, al prestigio e alla benevolenza piuttosto che quelli conflittuali ed estremi della stella.

In secondo luogo a rendere speciale il sorgere di Sirio quest’anno è il quasi contemporaneo sorgere eliaco mattutino del pianeta Mercurio, che è tra i fattori positivi menzionati nel testo di Efestione ed anche al di là di questo contribuisce a sottolineare l’importanza di questo momento dell’anno. Naturalmente ci si potrà anche aspettare un particolare rilievo dei significati associati al pianeta Mercurio nel corso di questo nuovo Anno Sothiaco, o in ogni caso nei prossimi mesi: perciò il campo dell’informatica e della AI, dei media e dei social potrebbero vedere un ulteriore impulso (come se non bastasse quello che c’è già!), così come in generale commerci, gli scambi, i viaggi, ma anche naturalmente gli intrighi, i raggiri e gli accordi sotto banco.

Certo, tutto ciò non cancella la presenza di Marte nei punti chiave di pressoché tutte le recenti carte di rilievo per l’astrologia mondiale (eclissi, ingressi del Sole nei segni tropici etc.), così come la difficile opposizione tra i due “malefici” Marte e Saturno avvenuta poco prima della congiunzione dei “benefici”, e proprio nella giornata del plenilunio del 9 agosto. Viene in mente a questo proposito inevitabilmente la situazione drammatica in Palestina, che sembra toccare limiti sempre più estremi…

Ad ogni modo è interessante osservare che in questo periodo ci troviamo di fronte al tramonto eliaco di Marte, e perciò alla nuova fase di invisibilità dell’astro della guerra. Si tratta di un evento che avviene in date abbastanza differenti alle diverse latitudini e perciò si svolge in un arco di tempo abbastanza ampio a livello globale: a Gerusalemme per esempio avverrà verso ottobre, a Washington circa un mese prima, a Mosca invece è avvenuto già verso la fine della primavera.

Seppur quindi non ci troviamo di fronte ad una data puntuale, potremmo considerare l’estate 2025, e simbolicamente il momento della levata eliaca di Sirio, come l’epicentro di questo evento, un evento che suggerisce l’idea di una nuova fase in cui potrebbero entrare alcuni dei conflitti in corso. Difficile pensare in questa situazione ad una rapida risoluzione, ma almeno una qualche sorta di de-escalation, o di conflittualità spostata più su un piano invisibile (di intelligence magari, o commerciale) non è impossibile. In ogni caso questo è il mio augurio più che una vera e propria previsione.

Il talismano pacificatore

Un’ultima nota curiosa voglio dedicarla al talismano astrologico di Sirio, perché tra gli scopi per i quali è indicato ne troviamo uno che sembra parlare delle giornate che stiamo vivendo in corrispondenza della levata eliaca della stella.

Nei testi ermetici che si occupano dei talismani delle stelle fisse, a Sirio (Alhabor) è attribuita una natura venusiana ed una grande potenza – nel bene o nel male. L’insolita associazione con Venere lascia intendere che qui Sirio è pensato, seguendo la tradizione Egiziana, soprattutto come astro di Iside.

Riguardo la pietra associata alla stella da utilizzare per la realizzazione dell’anello magico, nel De quindecim stellis (trad. Lucia Bellizia) leggiamo: “La quinta pietra è detta berillo ed è chiara come il cristallo o l’acqua del mare […] La sua qualità è donare grande onore e grande amorevolezza […]”. Come erba fondamentale invece è citato il ginepro, in particolare la varietà chiamata sabina o cipresso dei maghi, da associare ad alcune altre piante e da porre assieme ad una lingua di serpente sotto la pietra incastonata nell’anello. Infine l’immagine da incidere sulla pietra assieme al sigillo della stella è quella di un cane o di una bella fanciulla. Naturalmente tutta l’operazione va compiuta quando Sirio (non afflitta) si trova assieme alla Luna all’Ascendente o al Medio Cielo.

Bisogna sapere inoltre che chiunque abbia questo anello con sé avrà il favore degli spiriti dell’aria e dei popoli della Terra e potrà porre una grande pace tra i re e gli altri potenti della Terra e tra marito e moglie se essi non andranno d’accordo.”

Speriamo quindi che i potenti della Terra siano stati consigliati da dei buoni maghi-astrologi per questo e per i futuri incontri.

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